Più tutele lavorative, stipendiali e contributive per assistenti di studio e igienisti, ma anche per  gli odontoiatri, alle prime armi, o impiegati nelle società e nelle catene. A offrirle è il contratto per dipendenti degli studi odontoiatrici firmato da Associazione Italiana Odontoiatri-AIO, Cifa e Confsal Fials ad aprile di un anno fa e ora in pieno boom di adesioni. Se ne parlerà al VIII Congresso Politico AIO in programma il prossimo 24 novembre a Roma (ex sede Enpam via Torino 38), dove sono stati invitati  i ministri del Lavoro Luigi Di Maio e della salute Giulia Grillo, esponenti della politica, consulenti del lavoro, leader sindacali.

«Fin qui non c’era nulla di specifico per la professione odontoiatrica», afferma Pierluigi Delogu, Past President AIO (nella foto a sx con il Presidente Fausto Fiorile) che avrà il compito di introdurre i lavori. «Infatti il preesistente inquadramento dei lavoratori dello studio rientra nel più ampio contratto per dipendenti di studi professionali, firmato da Andi con Confprofessioni e Cgil Cisl Uil, che include chi lavora per Avvocati, Architetti, Medici. Gli Odontoiatri sono professionisti con tagli di lavoro peculiari: non solo l’Assistente di Studio Odontoiatrico ma anche Igienisti e persino il collega Odontoiatra inquadrato come dipendente dello studio, una novità assoluta».

Si dice sia un contratto flessibile ma non penalizza nessuna parte, che significa?

«Applicandolo il datore di lavoro incontra condizioni più favorevoli e nel contempo il dipendente ha risposte alle sue richieste di qualità di lavoro e vita. Esempio di logica win-win è la formazione, realizzata attraverso l’ente bilaterale –Fonarcom- che realizzerà con noi eventi ad hoc su temi di gestione dello studio, dalla legge antinfortunistica alle norme antincendio, dalla sterilizzazione e disinfezione alla radioprotezione. L’opportunità, valida per tutti i professionisti dell’Odontoiatria ma con un valore particolare per i soci AIO, a fronte di adesioni numerose sarà offerta gratuitamente al dipendente, senza veri oneri per l’Odontoiatra, che può dirottare una quota di quanto già oggi versa all’Inps. Infine si prevedono forme di assistenza sanitaria e welfare integrativo, che stiamo costruendo».

A fine incontro ci sarà una tavola rotonda con ASO, igienisti e studenti di Odontoiatri.

«Sono i destinatari del contratto. Nella mia relazione-dice Delogu– illustrerò in particolare come possa diventare riferimento per i colleghi; tra le società odontoiatriche è possibile che qualcuna lo adotti, ma anche chi oggi è inquadrato in modo non congruo potrà far valere con i datori di lavoro questo strumento per essere meglio tutelati».

I contributi andranno all’Enpam o all’Inps?

«L’Enpam è la casa comune di tutti gli Odontoiatri e noi intendiamo far sì che là si indirizzino i contributi dei Dentisti contrattualizzati. Non per nulla il Congresso si svolgerà nella sede storica della Fondazione, e abbiamo invitato i vertici. I contenuti della nostra attività, quale sia l’inquadramento, devono trasformarsi in contributi per l’Ente previdenziale di Medici e Odontoiatri. Questo non è l’ennesimo contratto ma la strada per valorizzare la complessità del team dello studio odontoiatrico».

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