L’introduzione delle sanzioni contenute nel decreto 158/15 e uscite il 7 ottobre scorso http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/10/7/15G00169/sg per Associazione Italiana Odontoiatri rende utile il seguente addendum al documento politico già prodotto e inviato ai Ministeri di Salute ed Economia: 

Le sanzioni per gli Odontoiatri che non si allacciano al sistema Tessera Sanitaria del Ministero dell’Economia e non spediscono le fatture in tempo reale arrivano come una pugnalata alle spalle per la Professione e sono da questa irricevibili, poiché non concertate e di entità spropositata, tale da mettere definitivamente a rischio un pilastro del sistema salute italiano quale l’Odontoiatria: tutto questo ai fini della pre-compilazione del modello 730 di alcuni lavoratori. Si scarica sui professionisti un lavoro che l’Amministrazione non vuole fare, che comporta aggravi di tempo e oneri economici non preventivati per molti professionisti che fatturano a mano o comunque non vogliono esporre i dati dei pazienti alle incognite delle autostrade telematiche, tutto nel bel mezzo di un periodo di crisi che ha allontanato molti cittadini dalle cure odontoiatriche. Osserviamo poi che per trattare i dati dei nostri pazienti avremmo bisogno di chiedere un consenso specifico oltre a quello di volta in volta domandato in merito alla volontà dell’utente di inserire questa o quella prestazione in fattura. 

La Pubblica Amministrazione non può scaricare il suo lavoro così e punire dei lavoratori.

Associazione Italiana Odontoiatri dice no a uno sforzo impossibile per la categoria. No per come è stato prospettato, no alle minacce, e no senza contropartite. In merito a quest’ultimo aspetto avevamo chiesto il rilancio del settore, consapevoli che fin qui il Governo non ci ha aiutato dal 2012 ad oggi nelle nostre richieste e di fronte alla crisi noi poco abbiamo potuto fare per non perdere in molti, troppi casi il contatto con i pazienti e che ci si sarebbe potuti impegnare insieme. Abbiamo chiesto al Governo in cambio dell’onere spropositato almeno di rilanciare il settore e farsi carico della possibilità di riportare i pazienti dal dentista. Come? Sgravando al 100% le spese da loro sostenute in ambito Odontoiatrico, rendendole totalmente detraibili dall’aliquota Irpef. Pensavamo e pensiamo tuttora che questo sforzo si possa fare, e –unitamente a una dilazione e ripensamento dell’apparato sanzionatorio – possa sciogliere nodi importanti. Ribadiamo giusto in merito a questi punti la nostra disponibilità ad un incontro con i Ministeri dell’Economia e della Salute. Ma ove non ci ascolteranno, la risposta non potrà che essere obiezione di coscienza e difesa legale.

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