Oltre 600 laureati in odontoiatria italiani provenienti da paesi dell’Unione Europea o da corsi di laurea extra Ue “parificati” si aggiungeranno ogni anno per i prossimi 4-5 anni ai circa 800 neolaureati provenienti dagli atenei italiani. E solo quest’anno secondo dati provenienti dal Ministero della Salute, saranno 1080 i neolaureati di ritorno da Spagna, Romania & co. L’allarme lo lancia il 4° Congresso Politico dell’Associazione Italiana Odontoiatri da Roma. «I “conteggi ad occhio” fatti dai nostri giovani che si sono stabiliti in Spagna, Romania, Albania perché respinti al test d’ingresso al Corso di laurea dell’Università italiana, parlano di circa 3 mila “fuoriusciti”. I dati dovrebbero essere confermati a breve dalle richieste d’iscrizione agli Ordini dei Medici». spiega il presidente AIO Pierluigi Delogu. «Infatti i neolaureati “forestieri” tor nano in Italia a cercare lavoro alimentando la pletora nel nostro settore, a dispetto dei motivi per cui il numero chiuso è stato introdotto. Intanto ogni anno nel nostro paese per effetto di ricorsi al TAR sul test si dilata il numero degli iscritti al corso di laurea». Il risultato di tutto questo è l’emigrazione studentesca: il 52% di tutta la richiesta formativa oltre frontiera è Italiana, come evidenziano i dati della Commissione Europea riportati dal Segretariato Italiano Giovani Medici che con AIO fa parte del Forum giovani, il quale studia una proposta di riforma degli accessi professionali.
«Abbiamo fatto un “check” con una giuria simbolica sulle possibili alternative al test – anno o biennio comune per le facoltà sanitarie, test d’ingresso dopo un percorso formativo – per superare il blocco, ormai costantemente aggirato. Dai lavori – conclude Delogu – è emersa la necessità di riformare la modalità degli accessi con un attenzione particolare alle attitudini individuali e alle reali vocazioni con un percorso di indirizzo e valutativo che parta già dalla scuola media superiore»
Al Congresso, che celebrava il Trentennale dell’Associazione davanti ai fondatori alla presenza dei past president Aldo Ciolfi, Francesco Occipite di Prisco, Giulio Del Mastro e Gerhard Seeberger, attuale speaker FDI, hanno partecipato diverse sigle sindacali tra le quali FIMMG, AISO, SUSO, SIGM, UDU.