Pierluigi Delogu*

AIO conclude con un pareggio queste elezioni, un pareggio che le sta stretto. E’ vero, non abbiamo potuto ripetere l’esperienza di un presidente di consulta quota B. E questo, oltre che per il non poter mettere a disposizione il patrimonio di esperienza e lucidità di Raffaele Sodano, brucia per due motivi: primo, perché abbiamo presentato una lista multi professionale, con medici e odontoiatri, di cui oltre a noi facevano parte i colleghi di Suso e i medici di Sigm e Fisopa: giovani medici e dipendenti di strutture private uniti con i dentisti alla ricerca di una formula per una previdenza più equa con i pensionati che verranno, che rischiano di contribuire troppo in relazione al reddito e prendere troppo poco in termini di assegno pensionistico. Secondo, perché abbiamo regolarmente presentato le firme per competere ma lo stesso meccanismo che Enpam considera valido per inviare i bilanci, un link a un cloud, non è stato considerato valido per ammettere la nostra lista. Più immaginiamo per la concitazione dei tempi iniqui di messa a punto del regolamento che per altro, la Fondazione ha usato due pesi e due misure nei confronti della lista AIO.

 

Poi è arrivata l’elezione delle consulte. E qui la musica, scusateci, è cambiata. Sono stati eletti a livello regionale uomini AIO e portatori del pensiero AIO in Sardegna (Gerhard Seeberger) Piemonte (Giulio Del Mastro) Valle d’Aosta (Massimo Ferrero) Trentino (Stefano Visintainer) Bolzano (Secondo Cocca) e in Friuli Venezia Giulia ha sfiorato la vittoria Denis Poletto. Se avesse vinto avremmo avuto sei presidenti su ventuno. In ogni caso sono targate dalle riflessioni di questa AIO molte regioni e province a statuto speciale. Al di là delle possibili diverse impostazioni locali delle campagne elettorali, si impone un ragionamento: Sardegna ed estremo Nord sono regioni dove la popolazione odontoiatrica è giovane, dove le professioni Fnomceo hanno una forte e crescente rappresentanza femminile, dove i temi transfrontalieri della professione sono molto e “diversamente” sentiti. Dove si fa l’odontoiatria più difficile gli elettori hanno chiamato noi. E noi non staremo fuori dai giochi. Per due anni abbiamo portato avanti con cadenza mensile una rubrica sul “guerriero del mese”. Ora la nostra battaglia si sposta in Enpam, e sempre con cadenza mensile su questo sito, oltre ai consueti servizi pratici per gli iscritti, AIO non farà mancare le sue peculiari osservazioni sulla Fondazione che ha nelle mani il nostro futuro economico. Sotto con le “sentinelle Enpam”, dunque, e buon lavoro alla nuova squadra dei consultori che già si ritrova questo mese.

* Presidente AIO

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