In campagna elettorale, si sa, tutto è permesso, o quasi tutto. Non è permesso per esempio calpestare la dignità dei professionisti. Fa specie che questa volta a cascarci sia la Ministra Lorenzin che in questi anni si è sempre dimostrata aperta e sensibile ai temi odontoiatrici.
Nella presentazione del libro tenutasi a Roma, la Ministra, ripercorrendo quanto fatto dal suo dicastero, si sofferma molto sul tema “odontoiatria” e lancia una proposta per aumentare l’accessibilità alle cure odontoiatriche da parte dei cittadini più deboli. La sensibilità nei confronti del tema non può che rallegrare, la proposta lascia molto perplessi: proporre agli studi odontoiatrici privati di effettuare delle cure a prezzi ribassati del 50% sicuri che in molti accetteranno a causa della sindrome della poltrona vuota. Le cure verranno vagliate prima dalla struttura pubblica che indicherà al privato quali cure effettuare.
Riteniamo la proposta inaccettabile per almeno due ragioni: innanzitutto la Ministra Lorenzin è consapevole che l’odontoiatria di qualità ha dei costi elevati ( se così non fosse il SSN avrebbe le possibilità per coprirne le spese) e che quindi riducendo i costi, inevitabilmente bisogna ridurre la qualità delle prestazioni; in secondo luogo, la professione odontoiatrica è una professione medica ed una professione intellettuale ed è impensabile che un soggetto terzo possa indicare ad un professionista quali prestazioni eseguire e in che modo eseguirle: sarebbe la morte della libera professione!
Associazione Italiana Odontoiatri da sempre è impegnata sul fronte dell’accessibilità alla cure odontoiatriche da parte delle fasce più deboli: da anni abbiamo proposto la totale deducibilità delle spese odontoiatriche, concetto ribadito anche in audizione al Senato. Riteniamo positivo che nel dibattito della campagna elettorale venga affrontato un tema a noi molto caro, sperando che non si esaurisca il 4 marzo, ma chiediamo che il prossimo governo ci coinvolga nel cercare il miglior modo per il raggiungimento di quello che è un obiettivo comune.