Un cartello omofobo compare sulla porta di uno studio dentistico toscano: "Si porta a conoscenza dei pazienti che qui lavora il dott. xxx. Essendo questo professionista un omosessuale, si pregano i pazienti di prendere le dovute precauzioni (al fine di tutelare la propria salute)". Al di là del fatto che un medio scherzo di pessimo gusto è una spanna sopra i contenuti del cartello, Associazione Italiana Odontoiatri esprime la più profonda solidarietà al collega vittima dello scherzo del sedicente "Organismo di tutela dei pazienti contro le malattie contratte in ambito odontoiatrico"

Ci sono due cose che è fin noioso ma a questo punto utile ribadire da parte di chi esercita quotidianamente e con serietà la professione di dentista. Dal punto di vista clinico non c’è alcun nesso tra orientamento sessuale e maggior rischio di trasmissione di patologie sessuali. Chi ha scritto quel cartello immagina che il livello culturale e d’informazione generale sia zero ma così non è, la gente certe cose le sa e discrimina sulla qualità del professionista non certo sulla base di attitudini personali. Tuttavia, il fatto che il dentista si sia sentito in dovere di rassicurare i suoi pazienti conferma il disagio gravissimo arrecatogli e la denuncia dell’avvocato che parla di attentato alla persona, alla vita e all’aspetto professionale. 

Ma purtroppo il nesso omosessualità-patologie trasmissibili non è il solo grave aspetto della vicenda; da un punto di vista strettamente dentistico in questo scherzo ignobile si ravvisa un’insinuazione implicita altrettanto ignorante e da smitizzare e cioè che il riunito e gli attrezzi del dentista in questa Italia non siano ordinariamente disinfettati/sterilizzati in modo da mettere al riparo l’utente, ad esempio da patologie varie del professionista. Anche qui, i pazienti sanno che è finito quel tempo perché la prima cosa cui un odontoiatra sta attento (e aggiorna) è la sterilizzazione.

Insomma, anche ove dovesse essere animato da un sentimento di rivalsa di un paziente insoddisfatto quel cartello è fuori luogo e fuori tempo e giusta è la denuncia non tanto per le conseguenze oggettive sul lavoro di un professionista stimato, quanto per correggere ove necessario chi usa messaggi sconsiderati per intimidire. L’odontoiatria richiede non solo professionisti seri ma anche pazienti seri.

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