Quando l’apparecchio ortodontico è indispensabile e quando invece può essere superfluo? Quali evidenze devono orientare le scelte in Ortodonzia? Sono alcune delle domande chiave al centro del XVI Congresso dell’Accademia Italiana di Ortodonzia AIdOr in programma a Pescara dal 4 al 6 aprile. Un congresso che, in via eccezionale, per quest’anno offre ai Soci AIO le stesse condizioni d’iscrizione dei Soci AIdOr al corso precongressuale tenuto da Jeffrey Okeson. Il panorama è estremamente nutrito, preceduto da un corso precongressuale del 4/4 dove sarà protagonista proprio Okeson, di Lexington (Kentucky) con una giornata di teoria e pratica sui disordini temporo-mandibolari. Venerdì 5 si entra nel vivo con sessioni a cavallo tra evidenza clinica e letteratura scientifica. Tra venerdì e sabato verranno passati al setaccio dell’Odontoiatria delle evidenze scientifiche le principali questioni sui disordini ATM, occlusione ed Ortodonzia, ancoraggio scheletrico, apparecchiature invisibili, nuove tecnologie/innovazioni in diagnosi e terapia, per concludere con il tema del trattamento precoce vs tardivo.
«Ci domandiamo quali interventi abbiano un deciso valore aggiunto, quando intervenire (ad esempio se si possa fare prima dell’eruzione dei denti permanenti con efficacia dimostrata), e anche cosa desideri il paziente, se il servizio dell’Ortodontista sia realmente centrato su di esso», sottolinea il Presidente AIdOr Daniel Celli. «Ci chiederemo se, come avviene in Medicina, l’Ortodonzia clinica basata sulle evidenze risponda a queste domande. E se i valori della letteratura scientifica evidence based anche in relazione alla nostra disciplina possano orientare le nostre decisioni o non vadano piuttosto filtrati da una forte dose di esperienza pratica».
Ci saranno oltre 25 relatori italiani ed esteri, sessioni progettate con la Società di Odontoiatria Infantile SIOI e con l’Associazione specialisti italiani in Ortodonzia ASIO. Celli sottolinea la presenza di Okeson ma anche, tra gli altri, di Joseph Ghafari, accademico libanese protagonista dell’opening lecture venerdì in occasione del Memorial Giuseppe Cozzani. E sottolinea pure – per i corsi post congressuali – la partecipazione del tedesco Dirk Wiechmann (di Bad Essen) e Ivan Malagòn dell’Universidad Complutense di Madrid sull’architettura digitale del sorriso. L’evento è a costi accessibili specie se ci si iscrive entro il 31 gennaio, mese in cui la partecipazione al congresso costa 150 euro al socio, 250 al non socio, 80 allo studente o specializzando, con tariffe via via crescenti in relazione alle iscrizioni più tardive , come riportato sul programma sul sito del Congresso AIdOr 2019. Il tutto nella cornice di una città dinamica, giovane, che non dorme mai, affacciata sul mare e contornata dai monti, ma che riflette anche una regione, l’Abruzzo, ricca di natura, storia, tradizione, usi e costumi che prendono il cuore e i cinque sensi.
Per iscriversi ora, il link è https://www.aidor2019.it/#iscriviti