Sì a una sub-commissione per ammortizzare le pendenze pregresse di medici e odontoiatri che hanno fatto ricorso in appello contro i provvedimenti ordinistici, no all’immediata esecutività delle sentenze di primo grado di ordini e commissioni albo. È l’orientamento del legislatore che emerge dopo l’esame degli emendamenti al decreto legge sul riordino della Pubblica Amministrazione: un provvedimento che ha iniziato la fase di conversione e, votato alla Camera, attende ora l’esame del Senato.
Nel nuovo dispositivo, la Commissione Affari Sociali della Camera ha inserito un articolo 21-quater che genera tre modifiche alle norme vigenti. La prima è una riforma della Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie che estromette rappresentanti dell’Esecutivo, e segnatamente del Ministero della Salute dal collegio giudicante andando nel senso chiesto dalla Corte Costituzionale. Ci sarà una nuova CCEPS per gestire i procedimenti di secondo grado di tutti i professionisti sanitari, e ne sarà nominato un nuovo presidente.
La seconda novità è che tutti i procedimenti che erano stati generati da professionisti sanitari avverso sanzioni imposte da ordini, CAO od altri organi di primo grado, e che erano finiti sotto la lente della CCEPS entro il 2024, anno di sospensione dell’attività della vecchia commissione, saranno affrontati da una sezione stralcio della commissione composta da un presidente nominato dai Consiglieri di Stato – un magistrato – e da quattro membri di nomina delle Federazioni nazionali dei professionisti sanitari, più due supplenti. La partecipazione alle sessioni di questa sezione non darà diritto né a gettoni di presenza né a rimborsi spese.
La terza novità è che a breve, entro 30 giorni dall’approvazione del decreto convertito in legge, un decreto del presidente della Repubblica disegnato dai ministri di Salute e Giustizia detterà la composizione e i criteri di nomina della nuova CCEPS.
Il segretario sindacale AIO Danilo Savini sottolinea due aspetti del nuovo dispositivo: «Tutti i procedimenti pregressi che hanno fatto seguito a qualsiasi tipo di sanzione verso medico od odontoiatra e sono comparsi all’attenzione della Commissione entro lo scorso anno saranno gestiti dalla sezione stralcio, che in pratica dovrà rapidamente e senza costi aggiuntivi ammortizzare il pregresso. Nel contempo però, fortunatamente, non si parla più di rendere subito esecutive le sentenze di primo grado emanate da Ordini e Commissioni Albo. Un passo di buon senso. Sottolineo come sanzioni quali sospensione e radiazione, comminate in primo grado, avrebbero potuto comportare prevedibili e gravi ripercussioni economiche sul professionista. E, ove fossero state ribaltate dal giudizio di secondo grado, il professionista in precedenza condannato avrebbe potuto chiedere ingenti, e non sempre sostenibili, risarcimenti all’organo deontologico».
Nella foto, il Ministro della Salute Orazio Schillaci: al suo dicastero e al Ministero della Giustizia il compito di formulare rapidamente il decreto che disegnerà la nuova CCEPS