Il mondo odontoiatrico si conferma unanime nell’affermare che tutto quanto attiene alle terapie aventi finalità estetiche dei tessuti duri e molli dei mascellari è parte integrante della Medicina Odontoiatrica. Dello stesso avviso l’AIFA che nel 2017, dopo specifica richiesta di Simeo, Poiesis, Andi e Aio, ha autorizzato l’Odontoiatra, anche nel suo studio privato, all’impiego della Tossina Botulinica per il trattamento degli spasmi emi-facciali e delle distonie facciali associate. La posizione è stata ribadita a fine gennaio a Roma da una significativa rappresentanza di associazioni e sindacati del mondo odontoiatrico a una tavola rotonda al congresso SIMEO “Viso e Sorriso, sinergie professionali” (26-28/1) e moderata dal Presidente Simeo professor Antonio Guida, presenti prof. Marco Scarpelli (odontologo forense in rappresentanza di ANDI), dott. Ezio Costa (past president POIESIS), dott. Pietro di Michele (presidente SUSO e past president SIOF), avv. Laila Perciballi (Movimento Consumatori Roma Capitale), prof Antonio Scarano (Universitá di Chieti), dott.ssa Milvia Di Gioia (presidente di POIESIS), dott. Giovanni Migliano (presidente AIO prov. Roma, in rappresentanza di AIO nazionale), dott.ssa Paola Manelli (presidente CAMIG).  Ma adesso rispetto a quella posizione arriva un’importante conferma dalla stessa AIFA. Nei mesi scorsi le società scientifiche SIMEO e POIESIS, assieme alle associazioni ANDI, AIO, ADI, hanno chiesto all’Agenzia del Farmaco, previa presentazione di corposa documentazione scientifica, di autorizzare l’utilizzo della tossina botulinica negli studi odontoiatrici per il trattamento di bruxismo e “gummy-smile”. La risposta datata 7 febbraio e qui allegata è esauriente e, secondo le associazioni richiedenti, chiarificatrice, per certi versi “definitiva”. Ne riportiamo alcuni passaggi. Con la determina AIFA 241/2017 "il medico specialista in Odontoiatria e l’Odontoiatra sono stati inseriti fra gli specialisti autorizzati alla prescrizione e alla somministrazione dei medicinali Botox e Dysport…Non si ravvedono pertanto limitazioni all’utilizzo…" "Relativamente all’uso “estetico” della tossina botulinica, il regime di fornitura attualmente autorizzato per i medicinali Azzalure, Bocouture e Vistabex non pregiudica l’utilizzo da parte di medici e odontoiatri…in accordo alle indicazioni terapeutiche autorizzate…”“Si ribadisce che l’utilizzo di medicinali a base di tossina botulinica per indicazioni terapeutiche diverse sta quelle autorizzate e riportate nel RCP dei singoli medicinali, costituisce un utilizzo off-label". Sono affermazioni chiare e incontrovertibili.

Secondo la legge 409/85, l’odontoiatra è il medico deputato alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti,  e la natura medica della sua attività diagnostico-terapeutica è stata confermata, ancora nel 2014, in una nota della Commissione Albo Odontoiatri della Federazione degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri secondo cui il laureato in odontoiatria può senz’altro definirsi Medico Odontoiatra.  Tale posizione è stata recepita anche dalle compagnie di assicurazione, con le convenzioni che le associazioni riservano ai propri associati, che già prevedono la copertura per l’effettuazione di terapie estetiche non chirurgiche sui tessuti molli del terzo medio e inferiore del viso. 

Su richiesta dei partecipanti alla tavola rotonda, il professor Antonio Scarano, si farà promotore presso le Università di chiedere l’introduzione dell’insegnamento dell’Estetica dei Tessuti molli periorali nel programma di studi del corso di laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Una simile richiesta era già stata consegnata al Ministro dell’Istruzione, in precedenza, da parte delle associazioni SIMEO, POIESIS, ANDI, AIO, ADI e dal Movimento Consumatori. Il professor Marco Scarpelli sottolinea il basso profilo di rischio, dal punto di vista medico legale, dei trattamenti dei tessuti molli facciali e invita il gruppo a produrre linee guida inerenti alla gestione delle eventuali complicanze. Affinché il medico odontoiatra, che voglia introdurre nella propria attività clinica terapie con finalità prettamente estetiche, possa approcciarsi serenamente a questo nuovo ambito, è opportuno un percorso formativo adeguato all’interno dei programmi di formazione continua ECM o meglio ancora all’interno di Master Universitari attualmente in essere in diverse università italiane, lo ribadisce tra gli altri il Presidente AIO dottor Fausto Fiorile. Per SIMEO, il professor Antonio Guida, di concerto con tutte le rappresentanze sindacali della professione, sottolinea la necessità di procedere speditamente sul percorso tracciato.

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