di Pierluigi Delogu

Questa settimana sono successe due cose in apparenza minori ma in realtà strategiche nel confronto tra Professioni Medica/Odontoiatrica ed Antitrust sulle tariffe minime. La prima è che la Commissione Albo Odontoiatri di Bologna – a guida anche AIO – ha ottenuto dall’avvocato Omceo Alberto Santoli, patrocinante in Cassazione, un parere “strategico” per regolarsi d’ora in poi sull’applicazione della legge Bersani. La Cao si domanda se le liberalizzazioni 2006 con l'abolizione del tariffario minimo abbiano introdotto la regola di lasciare gratuita la prima visita di contatto tra odontoiatra e paziente. Dal punto di vista deontologico, la normativa è regolata dall’articolo 54 del Codice: un Codice che è stato in parte bocciato dall’Antitrust e dal Tar Lazio laddove hanno “vietato di vietare” prestazioni gratuite a scopo promozionale. Ma la risposta è che quella prestazione gratis non è. La Legge Bersani in realtà riprende proprio l’articolo 54 del Codice secondo cui il compenso si deve sapere prima della cura, e riprende il codice civile secondo cui il preventivo dev’essere adeguato all’importanza dell’opera e del decoro della professione. Dunque si ipotizzano sia una prima visita quale prestazione non disgiungibile dall’obbligo di compenso sia la persistenza di minimi tariffari concettuali (compenso adeguato, e del resto anche il giudice si serve di un consulente quando non ci sono riferimenti in una contesa su un onorario pattuito).

La seconda notizia è che in Provincia di Trento il Fausto Fiorile nostro vicepresidente è stato eletto numero due del Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali dove siedono tutte le professioni, dai notai agli architetti. E’ solo il caso di ricordare come raramente la Fnomceo abbia marciato in sintonia e tonalità con il “Cup”; ma a Trento non solo ciò avviene, ma anche la figura del Presidente è un “medico” trattandosi del veterinario Alberto Aloisi. Segno che il tema salute è centrale nel dibattito sulla definizione di punti di contatto e differenze tra contenuti etici e contenuti commerciali di una professione. Quando si parla di onorari, le professioni sanitarie sono oggi unanimemente sentite come un laboratorio e un baluardo a difesa di valori – decoro, trasparenza, qualità della prestazione da sostenere con onorari adeguati e investimenti consequenziali del professionista – su cui l’Odontoiatria deve dire la sua, al di là del valore aggiunto, da qualcuno dimenticato, che può rappresentare il parlare con altri professionisti di Pos, Fatturazione elettronica etc.

Associazione Italiana Odontoiatri supporta dunque l’iniziativa presa dall’Omceo Bologna per decidere in autonomia sui minimi tariffari in attesa che sia la Corte di giustizia europea a pronunciarsi sui valori del Codice deontologico e sulla vicenda Antitrust; e supporta ogni sforzo che le professioni sanitarie faranno per non trovarsi sole nella lotta a tutela del diritto alla salute.

 

 

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