Lo "studio di settore" (SDS) è un meccanismo obbligatorio di elaborazione dei dati del singolo contribuente, attraverso il quale il Fisco intende fare emergere "base imponibile", cioè incassare di più, presumendo che alcune categorie di contribuenti, circa cinque milioni di soggetti, abbiano un’ineliminabile tendenza a mentire sui loro incassi. Detto in modo più tecnico, ritiene che la contabilità di queste categorie non rappresenti la verità.
In questo articolo non si discuterà l’efficacia degli SDS come strumento di riduzione dell’evasione fiscale, ma, riferendosi a quelli dedicati alle professioni, si darà una descrizione dei loro sistemi di calcolo. L’intento è dimostrare che non si tratta di cose tanto complicate e che, conoscendole, si potranno cogliere dei vantaggi coordinando più facilmente l’"impronta fiscale" della propria attività che lo SDS va a determinare, con le varie scelte gestionali che si desiderano fare, evitando così di operarle senza sapere in anticipo le loro conseguenze sul piano tributario.