Con la nuova ricetta elettronica per prescrivere i farmaci di classe C – quelli a totale carico del Servizio sanitario nazionale, che interessano anche l’odontoiatra – l’Italia fa un passo verso la completa dematerializzazione delle ricette. La nuova legge Finanziaria (numero 207/2024) al comma 317 dell’articolo 1 (si veda screenshot nel corpo del testo) prevede per medici e dentisti l’obbligo di compilare online la ricetta che prima si consegnava al paziente scritta a mano su carta intestata. In attesa di aggiornare i loro sistemi informatici, tuttavia, ancora per qualche tempo le regioni, con ok “tecnico” delle farmacie, consentono di prescrivere “di pugno”: un concetto confermato tra l’altro dalla FNOMCeO in questi giorni
Le ricette online
In ogni caso, il dentista deve iniziare a familiarizzare con il sistema informatico “tessera sanitaria” anche per le ricette dei farmaci da lui comunemente prescritte, oltre che per i certificati di malattia e per l’invio dei dati delle fatture ai pazienti. Per prescrivere, è possibile dotarsi di un software aggiornato di quelli in uso ai medici di famiglia, concepiti dalle Regioni o da software house. In alternativa ci si può autenticare al portale tessera sanitaria. Ma per la ricetta non si usano le credenziali già utilizzate per compilare i certificati di malattia per l’Inps! A meno che la prima registrazione all’Inps non sia avvenuta dopo il luglio 2023 con SPID/CIE, l’iter qui prevede una registrazione ad hoc usando lo SPID o la Carta d’identità elettronica e l’acquisizione di nuove credenziali. Da qui il professionista accede alla compilazione della ricetta e scriverà estremi del paziente e del farmaco. Per il dettaglio sull’autenticazione, questo il link. Per ogni prescrizione redatta, il sistema genererà un numero di ricetta bianca elettronica. Il professionista potrà girare quel numero al paziente che lo porterà in farmacia per ottenere il medicinale. In alternativa potrà stampare o spedire online il promemoria della ricetta. Sia l’uso del software sia il collegamento al sistema Ts per ciascuna ricetta sono modalità di invio aderenti alle norme di legge vigenti.
I certificati di malattia
Ricordiamo inoltre che al dentista può accadere di dover prescrivere certificati di malattia a pazienti a seguito di una condizione invalidante (ascesso con febbre, sequele di interventi delicati, etc). La legge 165/2001 all’articolo 55 septies in questo caso vincola il libero professionista, a prescrivere certificati telematici per la malattia validi fino a 10 giorni. Lo conferma anche la FNOMCeO con nota 88 del 2020. Oltre i 10 giorni di prognosi, di certificare, se ne dovrebbe occupare il medico convenzionato. Ma la normativa su questo punto non è univoca, come spiega un dettagliato webinar a cura degli Ordini di Brescia, Milano, Cremona
Da circa due anni, come accennato in precedenza, anche per queste certificazioni è possibile ottenere le credenziali (nickname, password e pincode) collegandosi al sistema Ts tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica. La password originale viene spedita dal sistema all’indirizzo di posta elettronica certificata del professionista. Invece, nickname e codice per spedire il certificato compaiono nell’area autenticata della sezione “Profilo utente”.