Matteo Piovella, dal 2009 è Presidente della SOI, Società Oftalmologica Italiana. Opera e lavora a Monza presso il Centro di Microchirurgia Ambulatoriale ed è riconosciuto internazionalmente quale chirurgo esperto nella chirurgia della cataratta e refrattiva. Ha tenuto circa 800 relazioni in 50 paesi, e ha reso disponibile la propria esperienza professionale per migliaia di medici oculisti di ogni parte del mondo. E’ punto di riferimento riconosciuto nell’organizzazione del trattamento delle maculopatie con farmaci anti VEGF e nel 2012 ha coinvolto il Garante Antitrust a tutela dell’accesso alla terapia da parte dei pazienti con maculopatia. Ora però scende in campo nella lista per una “Libera Professione Sostenibile Oggi e Domani” insieme agli Odontoiatri AIO e ad altre sigle di punta in rappresentanza della Quota B dei liberi professionisti. E spiega perché. «Da 30 anni mi occupo di dirigere Società medico Scientifiche e conosco limiti ed errori dell’associazionismo medico a cui ho cercato di porre rimedio. Per lo stesso motivo ritengo che Enpam non faccia eccezione e sia molto burocratica e poco efficiente».
Quali sono a Suo avviso i problemi della libera professione?
«La libera professione è stata sempre combattuta dallo Stato, dal Servizio Sanitario Nazionale e dalla politica. Per questo non è mai abbastanza poterla sostenere e proteggere togliendo le mille penalizzazioni che subisce».
Quali sono gli interventi da attuare sull’Enpam e in quale dei nove punti della campagna si riconosce di più?
«Enpam ha necessità di un grande aggiornamento e cambiamento con l’ingresso di soggetti che, liberi da inadeguate e antiche tradizioni, siano in grado di ammodernare il sistema e renderlo meglio armonico alla situazione di oggi che è molto cambiata ed evoluta».