Da gennaio sono operative per decreto le nuove tariffe del nuovo nomenclatore del Ministero della salute per 3.171 prestazioni di cui 2.108 di specialistica ambulatoriale e 1.063 di protesica (medica ed odontoiatrica). Niente di nuovo però per le prestazioni odontoiatriche. Erano 72 nel 2017 e nessuna delle 18 innovazioni previste nel 2021 è stata inserita: morale, sono rimaste le stesse. La “Revisione del nomenclatore delle prestazioni odontoiatriche, maggiore chiarezza per le istituzioni e maggiori certezze per i cittadini“, è stata al centro della conferenza permanente dei presidenti delle Società scientifiche aderenti ad ASSO riunite a Bologna il 25 gennaio scorso.
Tra i relatori invitati, è intervenuto il Presidente Nazionale AIO Gerhard K. Seeberger, che ha spiegato come Medicina ed Odontoiatria del futuro vadano verso cure personalizzate, predittive, partecipate e verso più prevenzione. Anche la sanità andrebbe concepita più equa efficace, efficiente, etica, capace di espandersi per raggiungere le fasce più deboli. Obiettivi comunque non raggiungibili senza un coaching mirato verso l’utenza. Ebbene, il nomenclatore va verso l’esatto contrario, gli aumenti -laddove ci sono, come nei nomenclatori privati– non coprono nemmeno un terzo degli aumenti dei costi di gestione dello studio registrati nei 17 anni di latenza del nuovo nomenclatore SSN. «Si parla di aumenti delle tariffe delle prestazioni ma in realtà si sancisce la riduzione di onorari per noi già obsoleti, e come sindacato ci sentiamo presi in giro. Noi ci perdiamo e il paziente è però indotto a credere che il dentista è stato premiato da aumenti, anche se questi non ci sono. Ma se i dentisti liberi professionisti si trovassero in difficoltà nel coprire i costi di materiali di qualità, tecnologie avanzate, formazione continua e previdenza – si chiede Seeberger – come potrebbe essere fattibile mantenere l’umanità, la qualità dei rapporti umani, un plus per il quale il medico italiano si distingue nel mondo?»
Congiuntamente ad ASSO e alle società scientifiche in essa rappresentate, AIO in una lettera chiederà alle istituzioni un tavolo permanente per la revisione delle raccomandazioni che accompagnano il nomenclatore per codificare le prestazioni odontoiatriche, come parametri per misurare se dette prestazioni sono eseguite a regola d’arte a tutela del paziente. Il Presidente AIO Seeberger sottolinea inoltre l’importanza di «inserire nel nomenclatore meccanismi che distinguano le prestazioni basate su innovazione tecnologica, materiali di qualità superiore e approccio personalizzato». Doveroso infine «istituire un osservatorio permanente per valutare gli effetti della revisione del nomenclatore, con particolare attenzione al suo impatto economico e professionale, così da proporre aggiustamenti futuri». A questo link la relazione integrale di Seeberger
Nella foto sopra, il Presidente Nazionale AIO Gerhard K. Seeberger con il Presidente ASSO Denis Cecchinato