Si allontana forse definitivamente l’obbligo per dentisti e medici di emettere fatture elettroniche nei confronti dei propri pazienti. Dopo il rinvio a dicembre disposto dall’ultimo decreto Milleproroghe convertito in legge a febbraio, una bozza di decreto legge varata dal Consiglio dei Ministri dispone che d’ora in poi tutti i sanitari liberi professionisti usino solo il sistema Tessera Sanitaria, e non il Sistema di interscambio del Ministero dell’Economia, per spedire i dati dei pazienti destinatari delle loro prestazioni ai fini della compilazione del modello 730 di questi ultimi per il calcolo delle detrazioni. La bozza dispone inoltre che l’invio avvenga solo una volta l’anno entro gennaio. La fattura elettronica resta solo per le prestazioni non sanitarie, meno vincolate a rigidi canoni di tutela della privacy del regolamento europeo GDPR.
Non è la sola novità “burocratica” di questa Pasqua. Sul sito Agenas la Commissione ECM in una nota ricorda ai professionisti che ove intendano essere esentati dall’obbligo di formazione continua (per sospensione dell’attività professionale o congedi, aspettative, gravi motivi familiari) ovvero esonerati (ad esempio perché frequentano corsi universitari, di formazione specifica o master) devono scrivere al proprio Omceo tramite Cogeaps ovvero direttamente all’Agenas a seconda che le loro situazioni siano rispettivamente normate o non normate dal Manuale Ecm. Nei casi normati si deve depositare richiesta all’ordine provinciale di appartenenza allegando documentazione nell’area riservata del portale Cogeaps-Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie. Nei casi non espressamente normati va fatto un invio via Pec all’indirizzo ecm@pec.agenas.it, compilando il modello dell’allegato V e allegando la documentazione utile. Da Odontoiatria 33, qui un prezioso link per scaricare il manuale del professionista per maggiori delucidazioni sulle specifiche situazioni
A febbraio, recependo nel decreto Milleproroghe un provvedimento sostenuto da Fnomceo, il governo ha reso ancora possibile riportare sul triennio formativo 2020-22 anche i crediti che si sono conseguiti nel 2024 e si conseguono in questo 2025, stornandoli dai crediti conseguiti con gli eventi del triennio 2023-25 tuttora in corso. Occhio però a non togliere troppi crediti. A decorrere dal presente triennio infatti, chi non dimostra di aver raggiunto almeno il 70% dei crediti attesi non potrà essere tutelato dalla sua polizza Rc in caso di contenzioso.