Come spesso accade, in piena estate, il viceministro Casero ha annunciato l’intenzione di firmare entro fine settembre il decreto che introduce sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico tramite Pos. Le sanzioni previste saranno di 30 euro per ogni operazione rifiutata. Certamente non si tratta di un fulmine a ciel sereno ma dell’attuazione di quanto previsto dalla legge di stabilità del 2016. Ciò che però non si riesce a comprendere è l’accelerazione nell’emanazione di un provvedimento che porterà inevitabilmente a ad una forte presa di posizione dei professionisti se non dovesse essere messa in atto una concertazione con le categorie interessate. 

Ovviamente non si contesta l’impegno del Governo per la lotta all’evasione. A tal proposito l’AIO da molti anni chiede la detrazione totale delle spese sanitarie. Ciò che si contesta è l’ulteriore balzello che ricadrà sui professionisti e di conseguenza sui consumatori (pazienti nel nostro caso) a tutto vantaggio ( ancora una volta) delle banche. 

Il viceministro ha assicurato che dopo la firma del decreto attuativo il governo chiederà alle banche di ridurre i costi del pos. Noi chiediamo che si faccia molto di più; obbligare le banche ad azzerare le spese di commissione. In questo modo sarebbe più facile comprendere che il decreto è realmente finalizzato alla lotta all’evasione e non un semplice ulteriore regalo alle banche a discapito dei consumi e della salute dei cittadini. 

Gaetano Memeo – Segretario Sindacale AIO

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