Pubblichiamo la lettera di Cesare Brugiapaglia Presidente AIO Ferrara ed Emilia-Romagna in replica all’articolo sul Fatto Quotidiano “Ddl concorrenza: i dentisti remano contro il mercato”.
Egregio Dottor Scorza,
ho letto il Suo articolo riguardante la posizione dei dentisti nei confronti del mercato. Anch'io – soprattutto avendo appreso che Lei, oltre ad essere giornalista è anche avvocato e, di conseguenza, presumo sia in possesso di un valido bagaglio culturale – ho trovato incredibili i contenuti del Suo articolo.
Come avvocato, sarà certamente a conoscenza della Legge che ha normato le Società tra Professionisti e che prevede che il capitale sociale sia per 2/3 a carico dei professionisti legalmente abilitati all'esercizio prefessionale. Penso che siano evidenti le intenzioni del legislatore che, pur recependo i contenuti della "Bersani" che abrogò la 1815/39, ha voluto tutelare la salute e la sicurezza dei pazienti, limitando l'ingresso di capitali, soprattutto degli odontotecnici, che – come giornalista, non Le sarà sfuggito dagli articoli con cadenza quasi quotidiana – assai spesso si dilettano nell'esercizio abusivo della professione odontoiatrica.
Inoltre, sempre come avvocato, saprà che, mentre il primo scopo di un libero professionista è quello di rendere delle prestazioni secondo scienza e coscienza, l'esercizio in forma di impresa ha, come primo fine, il lucro. Ovvero, si cerca un profitto, prima ancora di prendere in considerazione le reali esigenze terapeutiche dei pazienti.
Lo stesso dovrebbe essere applicato, per logica e sempre per la tutela dei cittadini, alle varie tipologie di cliniche, prevalentemente in franchising, che mirano prevalentemente al fatturato. Come giornalista, sarà sicuramente al corrente dei vari disagi – ampiamente riportati dalla stampa – in cui si sono trovati parecchi utenti che sono stati anche truffati economicamente oltre a non aver avuto la possibilità di terminare le terapie intraprese. La proposta dell'Andi non mira a limitare la concorrenza, ma alla tutela degli utenti sotto tutti gli aspetti. E trovo anche incredibile che un uomo di cultura, come penso Lei sia, si ostini a parlare di concorrenza considerando solo l'aspetto economico, mentre la concorrenza vera, nell'ambito delle libere professioni di natura intellettuale gravita in ambiti ben più elevati: sul sapere, sul saper fare e sull'esercizio professionale deontologicamente corretto. I cervelli non sono come partite di pomodori o di banane da mettere in vendita al mercato al miglior offerente.
Cesare Brugiapaglia Presidente AIO Ferrara
Presidente A.I.O. Emilia-Romagna
Ps. Statisticamente, tra l'altro, le cosiddette "tariffe"(onorari o parcelle sono termini più adeguati, vero avvocato?) non hanno subito nessun ridimensionamento (i costi in odontoiatria sono incomprimibili) mentre in molti, troppi, casi nelle realtà da Lei preferite a calare è la qualità delle cure !http://www.ilfattoquotidiano.it/…/ddl-concorrenza-…/2403569/