Fonte: FNOMCeO Web
Nella riunione del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che si è tenuto a Catanzaro il 23 marzo 2007, è stato aggiornato il testo del Giuramento che segna l’ingresso nella professione medica. Di seguito i commenti del presidente dell’OMCeO di Firenze, Antonio Panti e del presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco
E dopo il nuovo Codice ora arriva anche il nuovo Giuramento. Nella recente riunione tenutasi a Catanzaro, il Comitato Centrale della FNOMCeO ha infatti varato il nuovo testo che ogni medico legge, prestandone giuramento, prima di iniziare la sua professione.
E’ un momento solenne in cui si esplicita simbolicamente ma anche concretamente – come "concrete" sono le parole, l’uso e la scelta di tali parole – il senso della professione medica.
In sostanza, si tratta di una sorta di sintesi che, in termini estremamente incisivi, riassume i principi deontologici ed etici che devono ispirare il medico in tutti i suoi comportamenti, anche al di fuori dell’ambito dell’esercizio professionale. E il giuramento che vi si presta una sorta di laico rito iniziatico, che segna l’ingresso in una professione sì millenaria ma il cui scandaglio conoscitivo è continuamente sottoposto a modifiche anche sensibilissime, dato il continuo evolversi della scienza, e i conseguenti nuovi problemi etici che ciò crea.
In questo "compromesso" tra la conferma di un ruolo millenario, da una parte, e il mutare del contesto sociale e di prospettive scientifiche, dall’altra, si è consumata la creatività speculativa di un gruppo di persone che ha varato il nuovo Giuramento recentemente validato a Catanzaro dal Comitato Centrale dell’Ente.
Aggiornato nella stesura ma non nella tensione morale rispetto a quello antichissimo di Ippocrate (medico greco vissuto tra il V ed il IV secolo avanti Cristo, che diede vita alla prima summa deontologica dell’attività medica ndr), il testo odierno segue quelli precedentemente validati da Fnomceo nel 1978, nel 1989, e poi nel 1998: un’operazione non di poco conto, come non di poco conto è ogni atto carico di senso e con una forte valenza simbolica.
Ad uno dei padri storici del Codice, Antonio Panti, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, abbiano rivolto la seguente domanda.
Dr. Panti, sempre, nella stesura di un testo così carico di valori oltre che di contenuti, c’è un’opera di mediazione: questa volta sembra che le varie anime della Fnomceo non abbiano fatto fatica a trovare un compromesso. E’ così?
"Esattamente, non è stato difficile l’accordo trovato, in quanto lo spirito che ha pervaso tutti è stato uno spirito di laicità, intesa come tolleranza e comprensione massima delle idee degli altri, nel rispetto fondamentale dei principi della Costituzione, con l’esplicita volontà di superare ogni forma di discriminazione.
Questo è stato lo scenario di riferimento ed il Giuramento, in fondo, riprende e sintetizza i valori fondamentali che hanno ispirato il Codice: la giustizia, il bene del paziente, il rispetto del suo patrimonio valoriale".
Ed ecco, sul nuovo Giuramento, quanto invece ci ha detto il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco:
"E’ con grande soddisfazione che, ad appena un anno dall’insediamento del nuovo Comitato Centrale, è stato possibile varare, e con grande spirito costruttivo, un nuovo Codice Deontologico ed ora un nuovo Giuramento che, in estrema sintesi, è la Carta d’identità civile ed etica con cui la categoria si presenta alla società, dovendo farsi carico di non poche responsabilità.
Un Codice – e un Giuramento – più propositivi e meno paternalisti, distanti da vecchi poteri: l’odierno medico scende in campo affrontando, con responsabilità e competenza, i conflitti posti dalla moderna società e dalla moderna medicina, non derogando dal suo ruolo civile e istituzionale che chiede a questo professionista di rispondere del suo operato ai cittadini oltre che alle istituzioni".
Simona Dainotto