Un congresso “in grado di influenzare il modo di pensare e vivere la professione odontoiatrica”, dove ogni relazione può diventare una piccola sessione, dove ciò che si impara va al di là del credito di formazione continua. Questo è diventato il Congresso Internazionale dell’Associazione Italiana Odontoiatri. Che si è chiuso domenica a Chia con un bilancio lusinghiero: 2580 partecipanti complessivi agli eventi di educazione continua, 723 iscritti unici di cui 211 stranieri e 512 italiani, 160 presenze ai corsi pratici, un totale di 1224 addetti ai lavori con nove testate giornalistiche che hanno seguito i lavori dal vivo e 135 espositori per 51 stand, il doppio della partecipazione di due anni fa.

Sottolinea Enrico Lai, che da sei anni in prima persona cura il congresso per AIO: «Se l’8° Congresso Internazionale AiO era stato l’evento del 2015 con un seguito senza precedenti, il 9° Congresso non solo ha confermato le premesse ma a livello qualitativo è stato dichiarato dai presenti, discenti media e sponsor, ricordo in particolare con gratitudine le parole del collega collaboratore del Dentista Moderno, in grado di cambiare il modo di pensare degli Odontoiatri. Questo salto di qualità era solo una speranza fino a qualche giorno fa, adesso è la premessa di un ulteriore balzo, fare del Congresso Internazionale AIO l’appuntamento globale per eccellenza dove si parlano politica, ricerca e didattica odontoiatrica da Europa Occidentale e Orientale America Africa e Medio Oriente, dove ad ogni sessione si cresce un po’. Non è ambizione, le potenzialità le abbiamo viste». Il rilievo mondiale del congresso era tangibile nella serata inaugurale di giovedì quando si sono incontrati i massimi esponenti delle associazioni internazionali odontoiatriche e al tavolo della sala plenaria accanto a Patrick Hescot presidente di FDI, e al suo numero due Gerhard Seeberger, figura storica dell’Associazione Italiana Odontoiatri hanno esposto il successore virtuale di Seeberger in AIO Fausto Fiorile; il rappresentante dell’Odontoiatria nell’Unione Europea, l’italiano Marco Landi presidente del Council of European Dentistry di Bruxelles; e i due presidenti Usa di American Dental Association Gary Roberts e Chicago Dental Society Phil Fijal (tutti nella foto). Alla presenza del Presidente Cao Nazionale Giuseppe Renzo autore di un applaudito intervento sui temi politici nonché dei presidenti di numerose associazioni odontoiatriche nazionali hanno aperto un’agenda sul tema della collaborazione euromediterranea per la prevenzione nelle fasce di popolazione giovani. Un cenno infine alla portata didattica dell’evento: sale piene, alcune prenotate da mesi o settimane (corsi pratici sulle faccette, interdisciplinare, BAIRD), ma soprattutto la possibilità di conseguire crediti ADA-Cerp validi Oltreoceano – AIO è erogatore accreditato – e fino a 27 crediti Ecm scegliendo uno dei sette percorsi-colore . «Questi percorsi –dice Lai – erano sono e saranno destinati anche in futuro a ottimizzare la preparazione del discente, secondo specialità ma non troppo. Perché i confronti sul colore, le relazioni di Paulo Kano e Livio Yoshinaga o dei nostri Lorenzo Vanini, Renato Cocconi, Giovanni Zucchelli, Francesco Mangani sono schegge di cultura che non si dimenticano e abbiamo trovato il modo di renderle fruibili al massimo numero di iscritti».

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