Anche questo mese il nostro guerriero è una donna. Romana, 41 anni ma sembrano dieci di meno, Eleonora Cardamone in questi giorni è il volto della battaglia dell’Associazione Italiana Odontoiatri contro la burocrazia. La troviamo su Youtube http://youtu.be/9DZHS4iGwCI ed è suo il riassunto di anni di battaglie contro gli oneri autorizzativi fatto alla presentazione del Libro Bianco Eurispes nei giorni scorsi a Roma, sua la presentazione dell’indagine AIO Roma che dimostra come questi oneri abbiano costretto quasi un quarto dei dentisti laziali a pagare a una società esterna per sbrogliare le loro pratiche, senza alcun aiuto da parte della Regione né sostegni particolari dalla Cao capitolina. Ma chi è Cardamone? Una persona calma ma battagliera, che esercita da 18 anni l'Odontoiatria «Ho intrapreso questa professione da "lanciatrice libera" spinta un po' dalla passione per la medicina e un po' dal fatto che l'aspetto specialistico potesse rappresentare un giusto connubio tra la mia passione e la possibilità di realizzarsi più velocemente e facilmente a livello professionale. Questo anche perchè non ho potuto appoggiarmi a  un'"eredità" professionale, ma ho iniziato da zero il mio percorso.

Quindi non hai ereditato lo studio ma sei vicina a quei tanti giovani che esercitano in studi di altri colleghi o di società, magari in condizioni più complesse.

«Ho iniziato appoggiandomi agli studi di altri colleghi in qualità di collaboratrice. solo dopo molti anni sono riuscita ad ottenere una vera autonomia professionale. Già questo la dice lunga su come la mia professione si sia poi realizzata in un modo che non era in realtà quello che auspicavo. tutti noi siamo forse cresciuti con l'idea del dentista associata a una figura professionale "fortunata". per me di certo così non è stato, dato che tutto quello che ho raggiunto l'ho dovuto sudare e non poco. senza contare che a oggi non mi sento affatto una privilegiata, se non per il fatto di potermi considerare ancora una libera professionista nel campo che ho scelto».

Sei libera professionista o convenzionata con l’Asl?

«Libera professionista, ma per i miei ideali personali, ho cercato di rendere accessibile socialmente l'odontoiatria privata nei limiti delle mie possibilità ed è stata una scelta che spesso mi è costata cara e in cui finora non sono riuscita come avrei voluto. E’ inutile negare che buona parte di questo è dovuto anche alle difficili contingenze in cui esercitiamo in quanto liberi professionisti. ».

Come hai vissuto e vivi il bull-dozer autorizzazioni nella tua regione, le porte con apertura all’esterno, le barriere architettoniche, i controlli dell’Asl in un caso su tre, l’assenza di riscontri, il comune di Roma che impone di classificare come A10 prima i soli studi nuovi poi tutti…

«Ci sono situazioni che appartengono a un preciso momento storico e, inutile negarlo, al Paese Italia. Ma come se questo non bastasse, in campo odontoiatrico nella mia realtà locale, che è quella della Regione Lazio, assistiamo a un "accerchiamento" burocratico che ci ostacola pesantemente nello svolgere la nostra attività.Io stessa sono stata "vittima" di questo circuito e dopo essermi rivolta ai miei rappresentanti istituzionali nella veste della Cao provinciale, sono arrivata ad AIO Roma. Unica realtà che,nella figura di Giovanni Migliano,presidente ha saputo adoperarsi davvero per aiutarmi nel difendere il mio diritto a svolgere la professione per cui ho studiato e lavorato. Tutto questo mi ha spinto a mettere a disposizione le mie capacità al di là della mia attività clinica, per difendere la professione e cercare di avvicinarla concretamente a una condizione più equa e al passo con il momento che viviamo».

Migliano si presenta a capo di una lista nuova e interessante per la corsa alla Commissione Albo Roma…

«Guardo con molta speranza alle prossime elezioni per il rinnovo della Cao provinciale. soprattutto perché finalmente si presenta una nuova lista che sostiene gli ideali di AIO, in cui mi riconosco, della quale fa parte lo stesso Giovanni Migliano, affiancato da Stefano Colasanto -segretario sindacale AIO Roma-, Massimo Palermo, Francesco Riva e Roberto Santopadre»

Da varie parti è arrivata la nota che nella lista manchi una figura femminile.

« A mio avviso l'urgenza del momento è tale che lo scopo principale di questa lista è stato riunire la disponibilità di cinque professionisti validi che sposassero i valori etici di aio, per cui stiamo combattendo da anni anche e soprattutto contro questa forma di normativa autorizzativa regionale, le cui caratteristiche negative emergono anche dallo studio dell'Eurispes, da considerare il primo Libro bianco sull'odontoiatria nelle regioni e commissionato proprio da AIO. Che siano uomini anziché donne per me non fa differenza. Senz'altro in un prossimo ricambio c'è spazio per  colleghe che vorranno coinvolgersi nell'avventura di difendere la nostra professione, così come auspichiamo che sempre più partecipino all'attività sindacale a prescindere dalla particolare contingenza. come detto però in questo frangente di emergenza non ne farei un discorso di “quote”. 

Eventuali auspici per il futuro?

«L'augurio unico e sincero che mi faccio come libera professionista in campo odontoiatrico è ovviamente che questa lista trionfi alle prossime elezioni traducendo in realtà un primo passo significativo verso il miglioramento della nostra condizione professionale. E’ un'occasione fondamentale che in questo momento non possiamo mancare e spero che ciò sia condiviso da tutti i colleghi della provincia di Roma»

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