Si sviluppa la possibilità di aggiornarsi nello studio odontoiatrico per tutti i dentisti liberi professionisti, presso un collega-tutor di fiducia. Una delibera della Commissione nazionale per formazione continua datata 10 ottobre scorso prevede che il libero professionista, oltre alle agevolazioni previste fin dal 2011 per ottenere i 150 crediti canonici in un triennio, possa concludere una sorta di contratto formativo con un tutor in una partnership a tre con l'ordine dei medici. E possa totalizzare fino a 30 crediti formativi per una sessione di apprendimento che può andare da uno a sei mesi con un minimo di sedici ore mensili. Il programma può essere eccezionalmente ripetuto nell'arco dell'anno ma non si possono totalizzare oltre 50 crediti complessivi.

L'apprendimento con tutor parte riempiendo un modulo dell'Ordine dei medici che è provider del progetto; quest'ultimo si configura -come ha spiegato alla conferenza Valerio Brucoli che guida la sottocommissione per i liberi professionisti – come un contenitore disegnato dal provider-ordine. Quest’ultimo a sua volta è accreditato dalla regione di riferimento per gli eventi locali o dalla commissione nazionale per quelli nazionali. Gli ordini disegneranno i loro progetti per liberi professionisti nell'ambito della sperimentazione dei dossier formativi che dovrebbe partire su larga scala subito dopo la pubblicazione della delibera 10/10 prevista prima di Natale.

Non è l'unica novità emersa alla VI conferenza nazionale sulla formazione continua a Roma. Il quadro è in parte problematico. Il 53 per cento di tutti i sanitari non è in linea con i crediti. È' coperto il fabbisogno del 68 per cento dei medici ma solo del 28 per cento degli infermieri e del 25 per cento dei riabilitatori. Il dato degli odontoiatri dovrebbe essere in linea con quello dei medici liberi professionisti per quanto attiene il triennio 2011-13.

Per il nuovo triennio 2014-16 resta l'obbligo di totalizzare 150 punti,  per i liberi professionisti c'è la possibilità di totalizzarli tutti con la stessa modalità formativa (formazione a distanza o residenziale). Peraltro se si sono totalizzati lo scorso triennio più di 105 punti ci sarà la possibilità di scontare il sovrappiù dal debito formativo, in. Pratica chi ha fatto fino a 150 crediti lo scorso triennio potrà scendere fino a 105 in questo se impossibilitato a ottenere di più. Nella formazione a distanza non si potranno fare più di 5 errori, al sesto il test si considera non superato. E in senso restrittivo va anche l'intenzione della commissione si introdurre entro il 2016 sanzioni quantomeno deontologico-disciplinati, per chi non si aggiorna.

Destano scalpore due dati ancora. Intanto, 882 provider sono stati cancellati o sospesi dal sistema per manifesta inadeguatezza, a fronte di soli 327 provider standard, 717 provvisori e 442 in fase di verificata parte o delle regioni o dei valutatori della commissione nazionale: il numero di attori della formazione si è dunque ridotto di quasi il 40 per cento. Secondo dato "impressivo": Il sistema Ecm è finanziato con 220 milioni complessivi. Ci dovrebbe coprire  un milione di operatori sanitari per un totale di 150 milioni di crediti, ogni credito annuale dovrebbe valere sulla carta meno di quattro euro e invece i veri costi sono molto più elevati.

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