Staccare i liberi professionisti dal censimento per le imprese e creargli un questionario ad hoc. Lo chiede Associazione Italiana Odontoiatri in una Lettera al Presidente ISTAT Prof Gian Carlo Blangiardo ed al DG Michele Camisasca. L’istituto di Statistica sta inviando ai Dentisti i questionari per il “Censimento permanente delle Imprese” che riguarda non solo grandi aziende (tutte) e piccole realtà imprenditoriali prese a campione, ma anche i liberi professionisti.

«C’è un piccolo particolare», dice il Segretario Nazionale AIO Danilo Savini. «Noi siamo imprese per i sondaggi, e siamo tenuti a compilare i questionari ISTAT altrimenti a chi non risponde arriva la sanzione. Invece non siamo imprese per camere e governo. Che, malgrado le nostre richieste di modificare il decreto Aiuti, in quanto professionisti, non ci ammettono a benefici quali il credito d’imposta sulle bollette dell’energia elettrica, i cui costi sono cresciuti a dismisura in questi mesi».

Non è tutto. «Per come il Censimento è presentato nel sito ISTAT non si capisce che include i liberi professionisti. E anche le domande –dice Savini – sono focalizzate su un modo di fare impresa lontano anni luce dalla libera professione in sanità. Abbiamo chiesto all’Istituto di Statistica di rimodulare l’informazione agli utenti. Ma è meglio ancora creare un Censimento permanente dei Liberi professionisti così da potersi delineare la nostra figura professionale quale realmente è».

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