«Al di là delle singole indicazioni prescrittive, che ci riserviamo di valutare nel merito da sindacato e da provider di formazione, il decreto Lorenzin sull’appropriatezza non appare una risposta organica alle esigenze dei Pazienti odontoiatrici e del paziente-Italia. E’ il commento a caldo del presidente dell’Associazione Italiana Odontoiatri Pierluigi Delogu sul decreto presentato la settimana scorsa dal Ministero della Salute ai sindacati che valuta la concedibilità di 35 prestazioni odontoiatriche.

«In Italia abbiamo bisogno di costruire un grande progetto di prevenzione – afferma Delogu – e da due anni AIO è a disposizione del Ministero della Salute per dare concretezza e indicare le fasce deboli da tutelare. In tal senso osservo da un lato un non disprezzabile tentativo di razionalizzazione delle spese orientando certe prestazioni solo ai pazienti a vulnerabilità sociale e sanitaria. Ma questo tentativo, in campo odontoiatrico, ancora non è accompagnato da un piano sanitario nazionale che preveda un progetto di prevenzione su larga scala e a lunga scadenza, né un abbozzo di intervento si intravede a medio periodo».

Delogu ricorda che «solo all’interno di un piano di intervento organico rivolto a tutti gli italiani si possono porre i distinguo tra prestazioni essenziali e prestazioni integrative: un dibattito che ci sta molto a cuore e che cercheremo di aprire al nostro V Congresso politico a Roma il 21 novembre, dedicato al “Terzo Pagante”, e per il quale il Ministero ci offre al momento spunti disomogenei».

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