Dopo il decreto che ha diviso in due l’Italia per contenere la diffusione del Covid-19, con limitazioni estreme alla circolazione intra ed interregionale in tutta la Lombardia e nelle province di Novara, Verbano Cusio Ossola, Asti, Alessandria, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Pesaro Urbino, Treviso, Venezia e Padova, la domanda è spontanea: chiudere gli studi nelle zone “rosse”? utilizzare quantomeno precauzioni ulteriori contro il contagio?
«Quello attuale è un momento eccezionale che va affrontato con la necessaria responsabilità», recita il Comunicato elaborato da AIO ANDI e Commissione Albo Odontoiatri Nazionale che spiega in estrema sintesi il DPCM del 8 marzo e come si sta muovendo il mondo del dentale per affrontare la novità, anche sotto il profilo economico. Sempre AIO, con ANDI e CAO Nazionale ha condiviso nei giorni scorsi delle indicazioni di base per la prevenzione dei contagi da coronavirus negli studi.
Peraltro, siccome molti Soci AIO ci stanno formulando domande giuste e ineludibili sul dettaglio delle problematiche da affrontare nel quotidiano, a livello associativo abbiamo emanato un decalogo con Indicazioni Specifiche sulla Prevenzione dell’Infezione di Coronavirus, più dettagliate, che mettono insieme al meglio le buone pratiche da applicare nello studio odontoiatrico, in linea con quanto già formulato da altre normative vigenti. La prima di queste indicazioni contiene un Questionario con funzione di “triage” che consigliamo di sottoporre in via preliminare al paziente. E diamo appuntamento al più presto per ulteriori aggiornamenti.
Coronavirus, AIO formula indicazioni di prevenzione per gli studi odontoiatrici
Pubblicato il 8 Marzo 2020 in: Documenti
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