Il dentista come il medico di famiglia: non solo perché gli studi odontoiatrici sono capillari sul territorio come quelli dei medici convenzionati ma anche perché sempre più spesso hanno obblighi analoghi. A marzo su questo sito abbiamo evidenziato l’obbligo, previsto dal decreto 165/2001 all’articolo 55 septies, di certificare la malattia. Ogniqualvolta curi un paziente con una patologia odontoiatrica invalidante, il professionista, entrando con le sue credenziali nel sistema Tessera sanitaria, deve indicare i giorni di malattia e compilare il certificato da spedire all’Inps. Solo se fosse in attesa delle credenziali potrebbe certificare in modalità cartacea. La responsabilità certificatoria di Medici ed Odontoiatri è anche deontologica come rileva la Federazione degli Ordini con una nota del 24 aprile 2008. Adesso arriva un secondo obbligo, che richiede l’uso del sistema TS: la prescrizione di medicinali di fascia C, che sono a carico totale del paziente odontoiatrico. Una prescrizione che sta per essere trasportata dalla ricetta bianca su carta al mezzo digitale.
Accesso alla prescrizione online: software e credenziali
L’articolo 54 della nuova legge Finanziaria, in attesa di approvazione in parlamento, prevede che dal 2025 tutte le ricette mediche siano online, incluse quelle per i farmaci in fascia C, che il paziente paga. Il professionista dovrà innanzi tutto dotarsi di un software certificato per la gestione delle prescrizioni elettroniche, fornito gratuitamente dalle Regioni o acquistabile tra i programmi “proprietari” compatibili con il Sistema TS. Esempi di software si ritrovano navigando sui portali delle rispettive regioni o di fornitori autorizzati. Per quanto riguarda l’accesso al sistema TS, è possibile chiedere le credenziali direttamente al proprio Ordine provinciale. Tuttavia, dalla fine dell’anno scorso si può accedere anche usando lo Spid o la carta d’identità elettronica, reputati sistemi sicuri grazie all’autenticazione “a due fattori”: in altre parole, servono due passaggi per il riconoscimento del professionista e non più la sola password. Per i dettagli, suggeriamo il link https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/documents/20182/66501/Manuale+modalita?+di+accesso+Operatore+portale+STS+100720 a0a1-1fc6-9fc8-4382b6445b52
Compilazione della ricetta elettronica di fascia C
Una volta entrato nel Servizio Invio Prescrizioni, il professionista inserirà i suoi estremi e recapiti, il numero d’iscrizione all’albo, il codice fiscale, dichiarerà che in quanto libero professionista non ha rapporti con il Servizio sanitario nazionale e (facoltativo) menzionerà l’odontoiatria non come laurea ma come specializzazione clinica (…). Quindi inserirà nome e cognome del paziente e il nome del farmaco con i relativi dosaggi, eventuale ripetibilità, posologia, durata del trattamento. Potrà aggiungere altri farmaci. Infine, per l’invio basterà premere il tasto “conferma ricetta”. Successivamente, si potrà stampare e consegnare la ricetta al paziente o in alternativa inviargliela per e-mail. Obiettivo della rivoluzione: nell’interesse del paziente (medico ed odontoiatrico) valutare anche i medicinali che questi assume fuori dal SSN e le loro potenziali interazioni nocive alla salute.
Associazione Italiana Odontoiatri vi aggiornerà sugli sviluppi, selezionando le novità sostanziali riguardanti la nostra professione. Trattandosi di una materia dove ogni regione ha fatto a suo tempo scelte diverse sulle opportunità informatiche utilizzabili per l’invio delle ricette, il primo ragguaglio a nostro avviso potrebbe essere chiesto in prima battuta al proprio ordine di appartenenza.