Arriva un corso gratuito per Assistenti di studio odontoiatrico di “marca” AIO: Associazione Italiana Odontoiatri lo organizza a Vigevano per il 2025-26, grazie a un bando, vinto dal Comune, di Cariplo e Regione Lombardia, e al corrispondente finanziamento destinato a iniziative di formazione lavoro. Il contributo per la Città di Vigevano è andato a finanziare un corso per ASO, gestito dalla Fondazione Roncalli in collaborazione con AIO che già da due anni in Lomellina forma assistenti di studio. «Negli ultimi due anni abbiamo organizzato altrettanti corsi. Oggi la novità sta nella totale gratuità. II corso di quest’anno è interamente coperto per la partecipante», spiega Cristina Segù, presidente AIO Pavia- Vigevano. «La nostra Associazione da parte sua fornirà docenti ed offrirà l’elenco dei Soci presso i quali è possibile frequentare il tirocinio pratico di 400 ore che si aggiungono alle 300 di teoria per arrivare al diploma. Entro il 2026, contiamo di aver formato 20 ASO coprendo il fabbisogno della Lomellina che è una delle aree chiave della provincia pavese, con circa 200 mila dei 600 mila abitanti in tutto. Ma contiamo anche di costruire un percorso sfidante sia per i colleghi, che impegnandosi nella docenza vengono stimolati a rimettersi in discussione “ripassando” i temi del loro lavoro, sia per le stesse ASO che possono avere subito importanti chance di lavoro, magari nello studio dove si sono formate, e nel mentre in qualche caso stanno iniziando a ricoprire ruoli di formatrici nei corsi per le colleghe », conclude Segù.
Ma a livello nazionale ogni anno 7-10 nuove Assistenti di studio odontoiatrico per 200 mila abitanti basterebbero a coprire il fabbisogno del Paese? Fatte le dovute proporzioni, sarebbe come dire che in Italia ci vorrebbero 3 mila ASO l’anno, partendo dall’attuale “dotazione nazionale” di circa 50 mila assistenti. Un ritmo sostenibile? Si sente dire e si legge che l’attuale risposta alle richieste di studi e strutture non basta. Gli studi dentistici chiedono molti più ASO di quanta sia l’offerta dotata delle competenze previste nel Decreto della Presidenza del Consiglio 9 marzo 2022 che impone corso e qualifica professionale. Tale è la percezione di carenza che alcune associazioni di categoria si sono spinte a favorire la creazione di una figura professionale – il Collaboratore di studio odontoiatrico – alternativa, con un raggio di responsabilità più limitato.
Nel 2024 il Ministero della Salute ha istituito un tavolo per studiare il settore. «Dopo l’incontro, la scorsa primavera, AIO ha ribadito al Ministro che in realtà non sono pochi gli assistenti (o meglio, le assistenti, essendo la popolazione in gran prevalenza femminile) e anziché avere molti nuovi diplomati sarebbe meglio lavorare sul rapporto tra domanda e offerta e sulla sostenibilità del percorso formativo», spiega il Segretario Nazionale AIO Danilo Savini. «Teniamo presente che fino a un terzo dei corsi può essere svolto online per la parte teorica senza perdere “definizione” e qualità. I costi di allestimento della parte pratica non sono proibitivi. Per alcuni colleghi dover mettere del tempo a disposizione può essere un fattore scoraggiante, ma in AIO come dimostrano i corsi tenuti dalla Sardegna alla Sicilia a Roma, c’è voglia e capacità di organizzarsi. L’unico vero ostacolo era nell’accessibilità per le discenti. Duemila euro per frequentare un corso di un anno di avviamento al lavoro risultano spesso una scommessa molto onerosa per la studente. Esperienze come quella di Vigevano – ma ne abbiamo letto di altre in Veneto, non di AIO – dimostrano che è possibile alleggerire il carico economico per la futura lavoratrice, senza necessariamente dover creare nuovi profili, cui sarebbero precluse le chance di evoluzione dell’ASO, pur di semplificare il peso degli adempimenti».
Nelle foto d’apertura, Cristina Segù e Danilo Savini. Nel corpo del testo, la locandina di presentazione del corso per ASO di Vigevano organizzato da Fondazione Floriani ed AIO.